Ho controllato, è dal 2016 che il 31 Dicembre faccio il resoconto delle mie letture annuali! È l’ottavo post del genere, gasp. E se faccio la somma dei libri poi, per una volta mi viene il sorrisone invece di farmi prendere dall’ansia di tutto quello che devo leggere e non ho ancora letto e non leggerò mai e oddio oddio. Happy me!  

Più recentemente invece ho smesso di fare il podio, a cui preferisco considerazioni sparse, e quindi pronti … via, con il 2023!

QUESTO È STATO L’ANNO DELLE DONNE

Nel 2022 a inizio anno, mi ero data come obiettivo letterario quello di leggere più autrice donne di uomini, essendomi accorta che costoro primeggiavano nelle mie letture. E poi tra premi, curiosità, regali, raptus vari e quell’invadentone di Proust e il suo anniversario (che con 7 romanzi ha fatto saltare il banco) non ci ero riuscita neanche lontanamente.

E quest’anno, che sono partita con “no obiettivi”, lo smacco è clamoroso. Il 66% dei libri letti (sì, faccio le percentuali. Riconosco le mie ossessioni quindi sono già a buon punto, anche se non voglio guarire), dicevamo il 66% dei libri letti è stato di autrici donne, è proprio un “cappotto” e come sempre i libri mi dimostrano che non c’è niente da fare, non li puoi pilotare, fanno quello che vogliono loro, ti portano sulle loro strade e sei come una medusa che segue la corrente. Almeno per me funziona così.

QUESTO È STATO L’ANNO DI UN NUMERO NON SODDISFACENTE

Il totale dei libri letti non è soddisfacente come avrei voluto, in assoluto va anche bene, ma tenendo conto che si sono aggiunti nella mia vita gli audiolibri che prima non c’erano, pensavo di scalare le vette dell’inosabile e non è stato così. Ma come sempre la quantità non si può giudicare senza entrare nel merito e se riguardo i libri letti, non posso non notare che per esempio c’è “Don Chisciotte“, che mi ha preso un bel mese e mezzo, un Dickens lunghissimo e una vacanza estiva on the road in cui non sono riuscita a leggere molto.

Insomma, ho la giustifica.

QUESTO È STATO L’ANNO DI UN CLASSICO A TRIMESTRE

A inizio anno ho lanciato su Instagram un sondaggio su quali classici leggere. La scelta è stata fatta all’interno di una rosa di candidati comunque scelti precedentemente da me (il blog è mio e lo gestisco io) ma confesso che non tutti i titoli usciti erano quelli che speravo. 

Tanto che man mano che si avvicinavano i trimestri, non avevo nessuna voglia di leggere i libri in questione, anche perché prendersi un impegno a Gennaio su quello devi leggere a Giugno o a Settembre… cioè ma che ne so in che mood letterario sono tra 9 mesi??? C’è sempre quella roba di prima che i libri di portano dove vogliono loro e tu stai seguendo una corrente sud-est e improvvisamente bang! Adesso devi andare a NORD perché si è votato così.

Ma tant’è, io sono una donna d’onore, non certo una donnicchia o una quaquaraquà, e ho fatto il mio dovere.

Bene, non poteva andare meglio di così, sono stata soddisfattissima di tutti e quattro, sono certamente state tra le letture più belle dell’anno: sempre dare retta agli amici lettori di Instagram!

Abbiamo letto “Don Chisciotte” che è stato infinito, sì, ma adorato e soprattutto sta succedendo questo fenomeno: più passa il tempo, più mi allontano dal libro e più mi piace e mi sembra di apprezzarlo di più. Ne ho scritto qua: https://ilsuccodimela.wordpress.com/2023/03/31/don-chisciotte-e-sancio-panza/

L’isola di Arturo” mi è piaciuto così tanto che, vi avviso, tenterò di infilare “Menzogna e Sortilegio” nel sondaggio per il 2024 (perché certo che si rifarà!).

Moby Dick” passione assoluta, un capolavoro che MAI avrei pensato potesse piacermi (forse del quartetto era quello che avevo meno voglia di leggere, e l’aveva messo in lista il mio SuperIo che fa sempre di testa sua), ne ho parlato qui: https://ilsuccodimela.wordpress.com/2023/09/29/io-il-mare-e-moby-dick/

Furore” è stato l’ultimo, appena finito, un capolavoro condiviso da tutti, sicuramente il classico dei quattro che ha riscosso maggiore successo tra tutti quelli che hanno partecipato, ed è in assoluto il più scorrevole dei quattro. Adesso l’ho propinato a mio marito e pure al marito di mia cugina e pure a mia madre e sto facendo un proselitismo spinto.

Alla Befana lanciamo il sondaggione per il 2024 perché sono troppo soddisfatta, quindi Stay Tuned.

CONSIDERAZIONI VARIE

Ho tanti libri su cui non ho nulla da aggiungere a quello che ho già scritto su Instagram nelle singole recensioni, anche che mi sono piaciuti, quello che mi sento invece di sottolineare nel mio sunto 2023 è:

questo è stato l’anno in cui ho fatto pace con Franzen, dopo anni di diffidenza, antipatia immotivata e prese di posizione, ho letto Crossroads e mi è piaciuto molto

questo è stato l’anno dei saggi, ne leggo pochi, ma certamente tra i libri preferiti c’è “La bella confusione” di Francesco Piccolo che parla di Fellini e Visconti e di tutto il mondo letterario, cinematografico e intellettuale del momento, interessantissimo per chi ama quella roba lì; e poi “Il mostruoso femminile” di Jude Ellison Doyle, un libro crudissimo e pieno di riflessioni su donne e film horror, serial killer, esorcismi e la natura selvaggia del corpo femminile.

Questo è l’anno in cui ho conosciuto Miriam Toews e ho capito che forse voglio incontrarla di nuovo (anche se scrivo sempre il cognome sbagliato e poi lo devo controllare), e l’anno in cui ho incontrato nuovamente Guadalupe Nettel e so con CERTEZZA che la voglio leggere ancora, è l’anno de “La Mennulara” che ho trovato delizioso.

È stato anche l’anno di alcune conferme perché è bello esplorare ma anche tornare a casa. Conferme della amata Oates con “Ho fatto la Spia“, bellissimo, la grande protagonista Michela Murgia ed anche la rilettura di “Jane Eyre“, mio romanzo di formazione.

Questo è l’anno in cui ho letto “Americanah, un libro per certi versi anche lungo e con parti medie, ma con altre così interessanti e così istruttive su tutto il mondo dei neri, del razzismo, del razzismo tra neri, della differenza tra neri Americani e neri Africani ecc.ecc, che andrebbe letto comunque

Questo è stato l’anno anche di ALTRI classici, oltre a quelli del sondaggio: finalmente ho letto (anzi ho ascoltato) “Suite Francese“, chiedendomi come diavolo avevo potuto aspettare così tanto a leggerlo, visto che è bellissimo. Ho messo in cantiere un altro Dickens, molto bello e molto più cupo del solito e mi sono pure sparata “Dracula“, follia.

E infine: ho concluso l’anno con Jack London e la sua “Autobiografia Alcolica“. Non mi soffermo sul libro in particolare, su cui ho già scritto su Instagram solo due giorni fa, ma vorrei gridare a gran voce, ANCORA, che io sono innamorata di lui. E non scherzo. Jack è un autore che tocca i miei sentimenti in un modo unico.

OBIETTIVI 2024

Nessuno. E tantissimi.

Nessuno perché appunto quando decido un obiettivo specifico lo scazzo sempre e quest’anno ho pure definitivamente abolito il generico obiettivo #sfoltirelapila grazie ad Umberto Eco che mi ha appena dato l’approvazione per il mio comportamento compulsivo.

Tantissimi perché comunque ho in testa tante biografie, quella di Jack London (che ha avuto una vita incredibile), della Abramovich e di Peggy Guggenheim che campeggiano a casa mia da due anni, quella di Tolstoj di Citati e via dicendo. Questa sarebbe l’intenzione, ma chi può dirlo. Ho in testa anche due Pulitzer, di nuovo Singer perché comincio a sentirne la mancanza, ancora lo spionaggio e vedremo i quattro nuovi classici.

Insomma, sarà un anno stupendo!

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